Genkai (11+10)
Installation
ENG This minimalist installation is Fabio Perletta’s conception of Genkai (“limit”, “boundary”), which he developed upon the four basic principles of the Zen Japanese tea ceremony cha no yu: WA (harmony), KEI (respect), SEI (tranquility), JAKU (solitude). The installation was designed specifically for the ancient cistern of Città Sant’Angelo. Also known as Cisternone, it served as a public water supply dating to the 19th century. It is an underground space accessible only through a small door, which opens into a corridor leading directly to the water.
There is no decoration, no place to sit or linger. In this environment of absolute simplicity, Fabio Perletta creates a minimal soundscape with small speakers topped with stones that become physical impediments to sound transmission.
The meticulousness of this work reveals a rich symbolism, down to the use of fine gravel, sculpted by the passing of time, which has always been a symbol of longevity in Japanese gardens. As a sound sculptor, the artist removes excess in order to achieve a balance that reflects the inner one.
The sound path leads visitors to a big tank of water, a symbol of dynamism, the force of nature, an essential element of life, represented in Zen gardens by the gravel, weathered from stones, that is raked into circles and ripple patterns.
Genkai creates a sphere of solitude and isolation, humility and simplicity. The sound artist invites us to enter into its chashitsu to experience, with discipline and discretion, a kind of ceremony which is barely audible, where the essence of the elements echoes a now-acquired discipline and a strong balance where chaos tends to order.
The desire to reduce everything to a minimum goes hand in hand with self-reflection and Perletta’s personal path, accompanied by the practice of Zen where the celebration of the small things in life is a recurrent theme.
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ITA WA (armonia), KEI (rispetto), SEI (tranquillità), JAKU (solitudine), sono i quattro principi alla base della cerimonia del tè giapponese, conosciuta come cha no yu, pratica della filosofia Zen che Fabio Perletta fa sua nel concepimento di Genkai (ovvero “limite”, “confine”), installazione dalla forte specificità che si sviluppa come un intervento minimale all’interno dell’Antica Cisterna di Città Sant’Angelo. Anche detta “Cisternone”, risalente al XIX secolo, la riserva idrica pubblica si presenta come spazio sotterraneo al quale si accede tramite una piccola porta e un corridoio che conduce direttamente all’affaccio sull’acqua.
Nessuna decorazione, nessun giaciglio per sedere e sostare: nella semplicità assoluta il sound riduzionista di Fabio Perletta si inserisce consapevole nell’ambiente con dei piccoli speaker sormontati da pietre che diventano un ostacolo fisico al manifestarsi delle frequenze.
Il rigore dell’opera svela in realtà una ricca simbologia, a partire dall’utilizzo di rocce minute che nei più antichi giardini nipponici sono da sempre simbolo di longevità, scolpite dal tempo. Come uno scultore del suono, l’artista abruzzese procede nell’atto del togliere l’eccesso per arrivare a un equilibrio che riflette quello interiore.
Il percorso sonoro ci conduce alla grande vasca di acqua, simbolo di dinamismo, forza della natura, elemento fondamentale per la vita, rappresentata nei giardini Zen dalla ghiaia ottenuta dalle pietre, e dai cerchi che su di essa si possono disegnare.
Genkai ci suggerisce una condizione di solitudine e di isolamento, di umiltà e semplicità.
Il sound artist ci invita ad entrare all’interno del suo chashitsu per assistere con disciplina e discrezione a una sorta di cerimonia ai limiti dell’udibile, dove l’essenzialità degli elementi suggerisce un’ormai acquisita disciplina e un forte equilibrio che mira ad attribuire ordine al caos.
La volontà di partire da una consapevolezza che è quella di voler ridurre tutto ai minimi termini, procede di pari passo con un percorso autoriflessivo e personale accompagnato dalla pratica dello Zen, in cui la celebrazione dei piccoli gesti rappresenta un atteggiamento costante.
Text by Carla Capodimonti, Marco Marzuoli
Details
8 speakers (2 unsynchronized channels)
Granite blocks
Exhibition History
Group Exhibition
Artists: William Basinski and James Elaine, Richard Chartier, Nicola Di Croce, Francesco Fonassi, Matteo Nasini, Roberto Pugliese, Cristina Vantzou, Triac.
Why Patterns?
Organised by Arte In Centro
Antica Cisterna, Città Sant’Angelo (IT)
21 July 2016 — 11 September 2016
Curated by Carla Capodimonti, Marco Marzuoli
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